BERGAMO — “Se oggi sulla Lombardia, sui bilanci delle imprese e delle famiglie, grava la più alta imposizione fiscale al mondo, questo è il derivato più drammatico ed evidente del fallimento della rivoluzione liberale di massa promessa dal berlusconismo”. È quanto ha dichiarato Valerio Bettoni, consigliere regionale dell’Udc al Pirellone, intervenendo durante il dibattito sui temi della fiscalità e della revisione della spesa pubblica che si è svolto stamane al Consiglio regionale della Lombardia.
Bettoni ha puntato il dito contro “il peso crescente di statalismi e centralismi che agiscono ancora in una intensità costrittiva che è il segno più pesante e irriguardoso del fallimento della rivoluzione federale promessa da Bossi e dalla Lega, oggi, ritornata ad essere partito di lotta verso la secessione perché non ha saputo governare la fantomatica devoluzione”.
Secondo Bettoni “occorre sostenere e rilanciare con forza e coerenza l’impegno del Governo Monti, come Pd e Udc fanno mentre Pdl esita con grandi contraddizioni, rafforzandone l’operato riformatore e collocando il duro risanamento in una prospettiva di ripresa della crescita che oltre, alla questione del debito, è la vera difficoltà italiana da oltre 10 anni”.
“Formigoni e il Pdl – ha concluso l’esponente centrista – non possono rimanere vittime di questo inaccettabile condizionamento per salvare il loro potere: o stanno con il Governo Monti e le priorità di risanamento nella responsabilità nazionale, per restare in Europa con una fiscalità regionale europea, o si chiamano fuori da ogni ragionevole forma di governabilità comprensibile alla gente. La risoluzione proposta dalla maggioranza ha il sapore dell’effimero dibattito estivo per allontanarsi dalle responsabilità che dovrebbero assumersi e che consistono nella applicare il programma di risanamento l’agenda del Governo Monti e procedere al ridimensionamento della spesa pubblica regionale in modo più incisivo”.
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